Nuova tassa sui permessi di soggiorno

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Sono tante le voci di protesta, dalle associazioni ai sindacati, che si sono sollevate contro la nuova tassa sul permesso di soggiorno entra in vigore il 30/01/2012.
Nero e non solo! Onlus esprime il proprio radicale dissenso contro una tassa ingiusta che colpisce i cittadini stranieri e le loro famiglie regolarmente soggiornanti in Italia già duramente provati dalla crisi economica. Una tassa che si aggiunge ai 72,12 euro già richiesti per la presentazione della domanda di rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno rendendolo il più costoso fra tutti i documenti rilasciati dallo Stato italiano.
All’inizio dell’anno avevamo creduto, in seguito alle rassicurazioni fornite ai media dal Ministro dell’Interno e del Welfare, che il nuovo Governo volesse intervenire per cancellare la tassa introdotta dal Ministro Maroni con il decreto del 6 ottobre 2011.
Con grande stupore però il 27 gennaio il Ministro dell’Interno, con la circolare n. 5/2012, ha emanato le istruzioni operative per il versamento della nuova tassa.

In dettaglio la circolare precisa tutti i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia sono tenuti al momento della richiesta per il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno al versamento di un contributo legato alla durata del titolo, così suddiviso:
80,00 euro per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno di durata superiore a tre mesi e inferiore o pari a un anno;
100,00 euro per il rilascio o il rinnovo di permessi di soggiorno durata superiore ad un anno e inferiore o pari a due anni;
200,00 euro per il rilascio dei permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo e per i pds rilasciati ai sensi dell’art 27, co 1, lett a), ovvero dirigenti o personale altamente specializzato che ha fatto ingresso al di fuori delle quote.

Sono esclusi dal pagamento del contributo i cittadini stranieri:
– di età inferiore ai 18 anni;
– che entrano nel territorio nazionale per ricevere cure mediche ed i loro accompagnatori;
– richiedenti il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno per asilo, per richiesta di asilo, per protezione sussidiaria, per motivi umanitari;
– che richiedono l’aggiornamento o la conversione del permesso di soggiorno in corso di validità.

L’importo dovuto dovrà essere versato, unitamente al contributo già previsto per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico (pari a 27,50 euro), tramite bollettino disponibile presso gli uffici postali.

La circolare inoltre precisa che nel caso il versamento effettuato risulti insufficiente la Questura debba rilascio al cittadino straniero una nota scritta nella quale venga specificato le modalità di versamento (sempre da effettuare tramite bollettino postale) dell’integrazione di pagamento. Solo in seguito dell’esibizione della ricevuta di versamento l’iter burocratico della pratica potrà proseguire.
Nel caso in cui invece il versamento risulti superiore al contributo dovuto la Questura dovrà rilasciare al cittadino straniero una nota scritta riportante le indicazioni per chiedere il rimborso della parte eccedente.

Dalle dichiarazioni del nuovo Governo avevamo sperato che finalmente l’Italia invertisse la rotta iniziando a riconoscere e valorizzare il contributo dato dagli immigrati al nostro paese in campo sociale, culturale ed economico. Invece ancora una volta il nuovo provvedimento normativo rafforza i processi di discriminazione e marginalizzazione degli stranieri nella società italiana.