Campia Antimafia 2015

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L’associazione Nero e non solo! Onlus circolo Arci in collaborazione con Arci Caserta, Cgil Caserta e Spi Cgil Caserta anche quest’anno ha organizzato i campi: “Terra di Lavoro e dignità”.

Un campo che mette insieme il recupero e riutilizzo di un bene confiscato alla camorra con l’impegno contro lo sfruttamento lavorativo degli immigrati in agricoltura. Il campo si realizza fra due comuni della provincia di Caserta, Parete e Santa Maria la Fossa: a Parete i volontari saranno impegnati nella realizzazione di una mensa sociale per promuovere i diritti degli stranieri attraverso una mensa sociale e attività per promuovere la partecipazione alla vita sociale e democratica del territorio; a Santa Maria La Fossa si realizzano attività agricole e attività di recupero del bene per renderlo aperto alla popolazione del territorio. Alle attività agricole si alterneranno incontri di conoscenza di persone e organizzazioni che nel territorio si impegnano contro le mafie.

L’opportunità di vivere un campo e un laboratoro della legalità democratica dell’ARCI non è solo a Caserta.

L’Arci in partenariato con Cgil-Spi, Cgil, Flai in base al protocollo nazionale firmato il 06 Febbraio 2015 e con Libera, inoltre in diversi territori stiamo valutando la partnership con il sindacato studentesco.

Occupano, nel corso dell’anno, un periodo che va da aprile ad ottobre ma, di fatto, sono la semina di un raccolto che dura molto di più, perché innestano sui territori una nuova coscienza antimafia, che si traduce nell’impegno quotidiano, nelle attività continuative, nella voglia – espressa dalla partecipazione –  di continuare il lavoro anche dopo, quando i campi sono terminati.

In questi nove anni i territori che hanno ospitato i campi sono diventati veri e propri luoghi di sperimentazione che si son intrecciati con quelli di provenienza dei “campisti” rafforzando quest’esperienza e rendendola nazionale. Migliaia di giovani, e non, hanno scambiato le buone pratiche, rafforzando i valori civili e di coesione sociale.

La formazione che si realizza nei giorni delle attività diventa quindi un bagaglio prezioso da condividere, esportare, contaminare.
Tanti i territori coinvolti e quasi 40 campi disseminati da nord a sud, a raccontare un’Italia che conosce la pervasività delle mafie, della corruzione, del sopruso criminale ma anche gli strumenti per contrapporsi.

I luoghi confiscati alle mafie divengono quindi le piattaforme dove praticare una cultura basata sul rispetto delle regole ma anche della comprensione che se non vi è giustizia sociale sarà più difficile contrapporsi alla violenza, al ricatto, ai privilegi.

L’antimafia sociale costruita dal mondo dell’associazionismo e del terzo settore ha nei campi e nei laboratori antimafia uno dei suoi principali cardini.

Per informazioni sui campi è possibile visitare
arci campi della legalità

Per iscriversi ad un campo basta registrastrarsi sul sito
www.campidellalegalita.it