I volontari visitano la Balzana, 223 ettari di terreno confiscati alla Camorra a Santa Maria la Fossa

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Venerdì 13 luglio è stata una giornata particolare per i volontari dei campi antimafia.
La visita alla tenuta Balzana-ex Cirio ha rappresentato un tuffo nel passato glorioso di una azienda che per decenni ha rappresentato per gli abitanti del Comune di Santa Maria la Fossa un fiore all’occhiello in Europa per l’allevamento delle mucche da latte.
I ricordi dei fratelli Vincenzo e Giovanni Giordano, due ex lavoratori dell’azienda oggi ottantenni, hanno consentito ai ragazzi di conoscere come vivevano gli oltre 100 lavoratori e le loro famiglie nella tenuta.
I Giordano insieme al Sindaco, all’Assessore alla protezione civile hanno mostrato  le case dove vivevano i lavoratori, i locali dove era ospitata la scuola, la piccola Cappella e le enormi stalle che davano riparo ad otre mille capi di bestiame.
Le parole di Vincenzo e Giovanni sono stati un fonte importantissima di ricordi e di aneddoti che hanno coinvolto e sorpreso i ragazzi. Parole cariche di orgoglio e dignità ed allo stesso tempo piene di rammarico per lo stato di degrado e di abbandono in cui oggi versa l’intera tenuta dopo che fu chiusa e venduta.

La Balzana agli inizi degli anni novanta fu ceduta per un valore di oltre 10 miliardi di lire dalla ex Cirio a soggetti direttamente riconducibili ai boss di camorra Francesco Schiavone e Francesco Bidognetti come emerso nel processo Spartacus.
La confisca è scattata il 4 novembre 2010 ed a breve la tenuta sarà affidata in via definitiva al Comune di Santa Maria la Fossa.