La replica del Presidente Zerillo: ora basta con accuse diffamanti e subdole!

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In seguito all’articolo contenente accuse diffamanti nei confronti della nostra Associazione pubblichiamo la lettera di replica del Presidente Aniello Zerillo.

(articolo pubblicato su “il Caffè” del 22/06/2012)

Caro direttore,
sono Aniello Zerillo, Presidente dell’Associazione Nero e non solo! O.N.L.U.S., con sede in Caserta “Chiesetta Sant’Elena”.
Le scrivo per manifestare l’amarezza e lo sconcerto suscitato dalla lettura dell’articolo apparso sul numero 24 de “il Caffè” del 22 giugno 2012 a firma Anna Giordano.
Nello stesso sono presenti alcuni passaggi che, senza mai nominarci esplicitamente, contengono accuse diffamanti nei confronti della nostra Associazione. Pertanto, intendo con la presente esercitare un doveroso diritto di replica a quanto erroneamente e subdolamente affermato nel predetto articolo. Il tutto per amore della verità e della corretta informazione.

Innanzitutto, intendo chiarire che la chiesetta di Sant’Elena nel 1991 era chiusa e abbandonata. Nel dicembre del 1991 chiedemmo al Vescovo Nogaro di affidarcela per svolgere attività in favore ed a tutela degli immigrati.
Non abbiamo occupato, bensì ci sono state date le chiavi per entrare.
Quando siamo arrivati c’era fango e macerie.
Nell’estate del 1992 con “Il Cantiere della Solidarietà” l’abbiamo ripulita e messa in condizione di essere vissuta come un luogo di solidarietà e di incontro fra persone e culture.
Nell’estate del 1996 c’è stato un allagamento che ha colpito la città e la chiesetta. I vigili del fuoco volevano bucare il pavimento per poter far defluire l’acqua, noi li abbiamo fermati e abbiamo svuotato con i secchi la sede, per non creare ulteriori danni al patrimonio artistico che la chiesetta custodisce.
Nel settembre del 1997 nell’ambito della Prima “Festa dei Popoli” abbiamo presentato un progetto di ristrutturazione.
Tutte le volte che abbiamo provato a parlare di ristrutturazione del bene l’ufficio tecnico della curia ci ha risposto che non era un nostro problema.
Purtroppo, la notte del 15 marzo 1999 degli ignoti sfondarono il portone della nostra sede, cosparsero di liquido infiammabile la copertura in legno e diedero fuoco. Si chiama incendio doloso e non cattiva manutenzione.
Nel 1999 il Vescovo Nogaro ha sottoscritto un contratto di comodato decennale con l’associazione . Nell’estate del 1999, appena la sede ci fu restituita dalla magistratura ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo tolto dalle pareti il nero fumo. Noi e non altri!
Nell’ottobre del 1999 abbiamo riaperto al pubblico.
Nell’aprile 2006 in occasione dei 15 anni dell’Associazione abbiamo ripresentato un’idea progetto per realizzare un centro interculturale.
Nel 2009 il Vescovo Nogaro ha rinnovo il contratto di comodato per un altro decennio con l’Associazione. Quindi fino al 2019 Nero e non solo! O.N.L.U.S. è legittimata a stare nella Chiesetta di Sant’Elena.
Nel 2011 ci sono stati due allagamenti in città dovuti alla cattiva manutenzione delle strade e anche questa volta abbiamo ripulito da soli.

In ordine a quanto contenuto nell’articolo, la sig.ra Giordano Anna afferma:
“Passarvi dinanzi è come avere uno schianto al cuore. Cancello divelto, portoncino d’ingresso ridotto a bacheca per “avvisi” di ogni genere. Anche la vista è mortificata. Prima il passante poteva dare una sbirciatina all’interno e rendersi conto di una situazione da pianto greco. Ora, un pannello di legno impedisce allo sguardo del curioso di penetrare nel segreto di questo luogo, ahinoi, sconsacrato di fatto ma, a quanto sembra, non con decreto vescovile.”

La signora Giordano confonde gli -Avvisi-  di ogni genere con gli orari di apertura della sede, con le locandine per promuovere i corsi d’italiano e quelle per promuovere le iniziative culturali.
Qualche esempio dei più recenti:
– 25 maggio 2012 “Carovana Antimafie internazionale” con la presentazione di un libro;
– 8, 9 e 10 giugno in collaborazione con l’ordine degli architetti e patrocinato dal Comune di Caserta e la Provincia di Caserta, mostra artistica;
– 20 giugno 2012 proiezione del documentario “Mare Chiuso” in occasione della giornata mondiale dei rifugiati.
Ed ancora, è da chiarire che non vi è alcun pannello che oscura la vista dell’interno della chiesetta e l’ingresso è libero. Quando fu chiusa la chiesa fu tolto l’altare e i dipinti di cui si parla nell’articolo non erano già presenti quando ne abbiamo preso possesso. Prima di noi, in quel luogo, hanno svolto attività gli scout per tutti gli anni ’80.
Che la dottoressa Giordano abbia deciso ormai da tempo che la sua ragione di vita sia offendere le persone che si impegnano in chiesetta, senza aver capito ancora che se non ci fossimo stati noi il monumento sarebbe andato in malora già da un pezzo, non lo possiamo accettare.

Quanto, poi, è scritto nell’articolo circa la cattiva manutenzione che avrebbe portato all’incendio del 15 marzo 1999, è assolutamente diffamatorio, inconferente e non rispondente alla realtà, soprattutto in relazione alle indagini di polizia effettuati. Il subdolo tentativo di addossare responsabilità insussistenti si traduce in una strisciante accusa che respingiamo totalmente e con forza. Siamo allo scempio, al teatro degli orrori!
Il calpestio delle oltre 1100 persone che ci hanno chiesto aiuto nel 2011 è un grido di solidarietà di chi è bisognoso di aiuto.
-Tra una rumba un liscio ed un tango-, l’Associazione in questi anni ha consolidato la propria offerta di servizi per sostenere i percorsi d’inserimento sociale e culturale dei cittadini stranieri. Sono state intraprese azioni di Informazione, Orientamento, Formazione, Assistenza e Tutela legale per prevenire e combattere fenomeni di emarginazione e discriminazione e promuovere i diritti di cittadinanza degli immigrati.
I servizi si articolano in tre aree d’intervento:
attività di segretariato sociale per favorire la conoscenza delle norme e l’adempimento delle procedure burocratiche. Tale attività svolge una funziona fondamentale di mediazione e facilitazione nel difficile rapporto tra cittadini stranieri e Pubblica Amministrazione;
attività di consulenza ed assistenza legale per la tutela dei diritti di cittadinanza, dei lavoratori, dei minori, dei richiedenti protezione internazionale. Lo sportello legale svolge anche un’importante funzione di informazione e prevenzione in merito alle truffe e raggiri, di cui spesso sono vittime i cittadini stranieri, da parte di organizzazioni e di professionisti senza scrupoli che in cambio di ingenti somme di denaro promettono l’ottenimento del permesso di soggiorno o la risoluzione di problemi legali;
attività di formazione linguistica e di promozione del diritto all’istruzione. Dal 2009 è attivo il progetto ABCD enonsolo! per l’apprendimento della lingua italiana da parte dei cittadini stranieri adulti. Il progetto, tra le sue diverse attività, prevede inoltre un servizio di informazione ed orientamento per il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero.
Tutte le attività sono gestite grazie all’impegno civile e solidaristico degli operatori dell’Associazione con il supporto di alcuni consulenti esterni. I processi di erogazione dei servizi richiedono un’elevata professionalità, flessibilità e continuo aggiornamento degli operatori dovuti alla complessità delle norme, al continuo cambiamento delle stesse ed all’ampiezza delle materie oggetto delle richieste da parte dell’utenza.
I servizi sono perfettamente integrati tra loro consentendo di interpretare i bisogni dell’utente nella sua interezza puntando ad instaurare una relazione basata sull’ascolto e sull’accoglienza.
Ogni attività di lavoro svolta viene registrata e monitorata costantemente grazie al supporto di un gestionale informatico che ci consente di seguire nel tempo l’evoluzione delle richieste per ogni singolo utente.
Nessun finanziamento pubblico è stato ricevuto per l’organizzazione e la gestione dei servizi. Solo grazie alle donazioni private è stato possibile, con non poche difficoltà, coprire i costi organizzativi e gestionali.

Nell’anno 2011 hanno usufruito dei servizi dell’Associazione 1.158 persone.
Nel 2011 sono state espletate 2.422 pratiche in totale, con una media di 2,1 pratiche per ogni persona.
Nel 2011 sono stati svolti in totale 3.494 colloqui con una media di 14,15 colloqui per ogni giorno di apertura (in totale 247 giorni).
Il 53% dei nostri utenti del 2011 era già registrata avendone usufruito negli anni precedenti. Il restante 47% invece ha richiesto un aiuto per la prima volta. Il passa parola da parte di parenti e connazionali è stata la principale modalità con la quale questi sono venuti a conoscenza della nostra attività.

L’Associazione durante l’anno promuove ed è coinvolta in molteplici attività.
Il 7 luglio 2011 l’Associazione ha ottenuto, dal Consorzio Agrorinasce, in affidamento un terreno di cinque ettari confiscato alla camorra sito nel Comune di Santa Maria La Fossa, sul quale sarà realizzata una fattoria didattica all’interno della quale avviare produzioni ecosostenibili, attività didattiche, di formazione e di socializzazione, con particolare attenzione per i lavoratori immigrati impegnati nei campi della provincia di Caserta in condizioni di sfruttamento e di ricatto sociale.

A breve, dal 4 luglio al 4 agosto 2012 si svolgerà la IV edizione del “Villaggio della Solidarietà” a Parete e la seconda edizione dei campi antimafia “Terra di lavoro e dignità”.
Il “Villaggio della Solidarietà” è un’iniziativa promossa dal comune di Parete, dall’Associazione Nero e non solo! O.N.L.U.S., dall’Arci Caserta e dalla Moschea di San Marcellino, per combattere sfruttamento ed emarginazione e offrire ai lavoratori agricoli stagionali impiegati nell’attività di raccolta delle coltivazioni nell’agro aversano di accedere a servizi sanitari, legali e ad attività di accoglienza, mensa e formazione.
“Terra di lavoro e dignità” sono 3 campi di lavoro antimafia con la partecipazione di circa 50 volontari provenienti da altre regioni d’Italia per combattere le mafie e per dare dignità ad un territorio martoriato. L’iniziativa è promossa in collaborazione con Arci, CGIL e Spi-CGIL.

Una realtà come la nostra crediamo andrebbe incoraggiata e sostenuta. In tante città piccole e grandi d’Italia Associazioni come la nostra hanno sede in luoghi storici e in chiese non più adibite a culto, non capisco perché a Caserta questo desti tanto scandalo e ci costringa ciclicamente a tornare su questi argomenti. I primi a volere che la chiesetta sia ristrutturata siamo noi, gli unici che in questi anni non l’hanno abbandonata siamo comunque noi.

Ritenendo, pertanto, che quanto riportato nell’articolo leda pesantemente l’immagine dell’Associazione Nero e non solo! O.N.L.U.S. che svolge il proprio lavoro con decoro, correttezza e rispetto, con la presente, chiedo l’immediata rettifica, con uguale visibilità, di quanto pubblicato.
Si richiede altresì di provvedere ad una verifica preventiva delle notizie da Voi pubblicate che coinvolgono la nostra Associazione.
Cordiali Saluti
Il presidente
Aniello Zerillo
(articolo pubblicato su “il Caffè” del 22/06/2012)